E’ relativamente da poco tempo che mi sono avvicinata al copywriting. Ma sai una cosa? E’ un bene. Perché il copywriting è molto cambiato negli ultimi anni.
C’è chi distingue in copywriting base e copywriting avanzato.
Il primo si riferisce alla versione classica, quella meramente pubblicitaria, dello “scrivere per vendere”. Il secondo, invece, è un tipo di scrittura empatica, per smuovere le persone, convincerle a cambiare, ad abbracciare una causa, grande o piccola che sia. Solo dopo arriva la vendita. Ma con il copywriting avanzato l’azione del comprare diviene quasi naturale, la logica conseguenza di un percorso di stima e fiducia reciproca.
Dici che esagero? Allora leggi qui, dove parlo di storytelling e brand journalism.
Come avrai intuito, è questo secondo tipo di copywriting quello che mi appassiona. Ed è per questo che sopra dicevo che essere arrivata al copywriting “in ritardo” per me è un fatto positivo.
Aver maturato tanta esperienza nella scrittura di tipo giornalistico, infatti, è un vantaggio se si vuole fare un copywriting avanzato: prendere per mano un lettore, accompagnarlo nella lettura, farlo arrivare in fondo, appassionarlo, emozionarlo, aiutarlo a riflettere e insegnargli qualcosa è ciò che ho imparato a fare in oltre vent’anni.
Questo è il tipo di copywriting che, davvero, ha una potenza incredibile se si vuole costruire una community di persone interessate al tuo lavoro e/o ai tuoi prodotti.
Il discorso non è molto diverso se si parla di ottimizzazione Seo. Anche in questo caso, essere arrivata ultima si sta rivelando un vantaggio.
Oggi, Google si è talmente evoluto rispetto agli inizi da essere in grado di leggere non solo le parole, ma di capire concetti più complessi e, soprattutto, capire il contesto semantico in cui sono inserite quelle determinate parole.
Lo stesso Google sempre ci ricorda che dobbiamo scrivere per le persone e non per Google. Non serve più, anzi è controproducente, ripetere fino alla noia la stessa parola chiave o utilizzare altri metodi ormai obsoleti per “scalare” le Serp (cioè le pagine dei risultati del motore di ricerca).
Interessare il lettore; trattenerlo più a lungo possibile sulla pagina sono oggi i fattori che più influiscono sui risultati. Dunque, per avere un buon copy lato Seo non basta ripetere la parola chiave, ma costruire un testo che sia di valore per chi legge.
Ecco perché mi sento fortunata: posso mettere a disposizione delle nuove tecnologie ciò che c’è di buono in quelle vecchie!